Non solo gli adulti russano: in Italia fino al 20% dei bambini sono russatori abituali, con conseguenze anche gravi in termini cognitivi, comportamentali o di apprendimento. Ed è grazie all’ortodontista, il cui ruolo è sempre più importante, che è spesso possibile diagnosticare la patologia e somministrare le cure adeguate. Questo, in sintesi, è quanto sottolineano gli oltre 1.400 specialisti partecipanti al convegno on line “Il ruolo dell’Ortodonzia nel trattamento delle Osas”, al centro dell’ultima giornata del 51° Congresso internazionale della Società italiana di ortodonzia (Sido) dal titolo Contemporary Orthodontics and Future Trends. Leggi tutto
Covid e bambini e’ la febbre il primo sintomo per 8 piccoli su 10. Solo l’8% trasmettono il virus
da quotidianosanita.it
Bassa quindi la trasmissibilità nelle scuola. Gli adolescenti hanno invece sintomi più simili agli adulti come mal di testa e alterazioni del gusto e dell’olfatto. L’infezione da Sars-CoV-2 nell’infanzia avviene prevalentemente in modo asintomatico o paucisintomatico. I risultati di uno studio multicentrico pediatrico della Società Italiana di Pediatria e dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sip-Sitip)
La febbre è il sintomo d’esordio più frequente (81,9% dei casi) dell’infezione da Sars-CoV-2 nel bambino, seguita da tosse (38%) e rinite (20,8%). Al quarto posto c’è la diarrea (16%).
Sono i risultati di uno studio multicentrico pediatrico condotto dalla Società Italiana di Pediatria (Sip) e dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip) su oltre 50 dei principali Centri Clinici infettivologici italiani, presentato in occasione del Congresso straordinario digitale della Sip.
“Il campione – sottolinea il Presidente Sitip, Guido Castelli Gattinara – ha raccolto 759 pazienti, con più del 20% al di sotto di 1 anno di vita. A oggi può essere considerato il più dettagliato studio europeo sui casi pediatrici di infezione da Covid-19”. Leggi tutto
Bambini. Se vedono video di coetanei che mangiano verdura, li imitano
da quotidianosaita.it
Guardare filmati di bambini che mangiano la verdura potrebbe incoraggiare i più piccoli a seguire l’esempio, suggerisce un nuovo studio. Secondo la ricerca pubblicata sul Journal of Nutrition Education and Behavior, i bimbi in età prescolare che hanno visto brevi video di bambini alle prese con peperoni, dopo hanno mangiato più verdura anche loro.
Il team guidato da Amanda Staiano,del Biomedical Reasearch Center di Baton Rouge in Louisiana, ha assegnato in modo casuale 42 bimbi tra i 3 e i 5 anni alla visione di un filmato di bambini che mangiano peperoni, a quella di un video sul lavaggio dei denti, oppure a nessuno dei due. Il giorno dopo, quelli che avevano visto il primo video hanno in realtà mangiato meno peperoni degli altri. Leggi tutto