Share this content:
dal corriere.it (modif.)
La campagna vaccinale con 20 milioni di dosi partirà nei primi giorni di ottobre e proseguirà a oltranza.
Spesso snobbato dagli italiani (nel 2019 lo hanno fatto appena il 18%), in tempo di Covid il vaccino antinfluenzale è tra le richieste maggiori ai medici di base. Saranno loro – coadiuvati in qualche caso dalle Asl – a somministrare gratuitamente le 17 milioni di dosi che le Regioni hanno acquistato (l’anno scorso erano state appena 10 milioni). Altre tre milioni di dosi -troppo poche, per i sindacati- arriveranno alle farmacie che le venderanno al pubblico a un costo che parte dai 14 euro. In tutto venti milioni di vaccini che, salvo ritardi e disguidi, saranno consegnati progressivamente ai centri vaccinali e ai medici di base. «Tutto procede regolarmente» rassicurano dal ministero della Salute. Ecco le informazioni utili.
Chi si può vaccinare gratis?
Con il Covid, la vaccinazione è fortemente raccomandata da medici di base e Regioni e la platea è stata aumentata: il vaccino è consigliato (e gratuito) per tutti gli over 60, malati cronici, operatori sanitari e per tutti i bambini da sei mesi ai sei anni.
Basteranno le scorte?
Basteranno 20 milioni di dosi? I sindacati medici hanno sottolineato difficoltà e il rischio di scorte insufficienti. Secondo le stime di Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova, il fabbisogno di vaccini anti influenzali quest’anno arriverà a circa 25 milioni e al momento «siamo almeno ad un 40% in meno rispetto a questo fabbisogno». Il ministro della Salute, Roberto Speranza, tuttavia ha già rassicurato: «In questo momento siamo a 17 milioni di dosi che le Regioni hanno acquistato, un dato molto più ampio rispetto a quello degli anni precedenti e secondo il punto di vista dei nostri uffici e delle Regioni è un dato che sarà sufficiente». E comunque, ammettono dal ministero, le scorte potranno essere aumentate se la domanda sarà più ampia.
Fino a quando ci si potrà vaccinare?
Come visto le prime dosi saranno somministrate all’inizio di ottobre. Ma si farà in tempo a vaccinare tutti? «La nostra previsione è quella di smaltire la grande mole delle richieste in circa un mese , ma continueremo a vaccinare fino a quando avremo richieste» afferma Cricelli. Una campagna vaccinale, quindi, che andrà avanti a oltranza seguendo anche le indicazioni dell’Oms e dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che raccomanda di continuare la somministrazione «in qualsiasi momento della stagione, anche in ritardo». «Lo facciamo per un obiettivo semplice – spiega Cricelli – lo scorso anno si sono vaccinati 11milioni di persone e abbiamo avuto 8 milioni di ammalati. Quest’anno puntiamo ad abbattere il numero dei malati alla 3 o 4 milioni. Questo significherebbe avere 4-5 milioni di dubbi in meno sul Covid».