Archivia 14 Novembre 2022

Sigarette elettroniche e fumo passivo, evitarli in casa se ci sono bambini

da doctor33.it

La Società italiana per le malattie respiratorie infantili (SIMRI) dal suo congresso nazionale appena conclusosi a Palermo, lancia un nuovo l’allarme sui potenziali rischi delle sigarette elettroniche, specie nei giovanissimi.
È già noto che lo “svapo”, l’inalazione del fumo elettronico, è un fattore di rischio indipendente per bronco-ostruzione e tosse: a tale proposito è stato da poco pubblicato su Thorax il primo studio che dimostra un’associazione diretta tra fumo passivo da sigaretta elettronica contenente nicotina e rischio di sintomi respiratori come dispnea o bronchite in un campione oltre 2000 adolescenti e giovani adulti.

«Nonostante il dato fosse atteso, visto che erano già stati segnalati composti tossici come PM2,5 o PM10, nicotina e prodotti organici volatili nell’aria delle case degli utilizzatori di e-cig, queste evidenze confermano la necessità di non usare e-cig in casa, specie in presenza di bambini e adolescenti»

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Suicidio e “morte sociale”( hikikomori ) sempre comuni tra i giovani in Italia

da doctor33

Durante la sedicesima edizione del Congresso Scientifico Nazionale PEDIATRI DI FAMIGLIA si è parlato di suicidio tra i giovani e di quel fenomeno noto come “hikikomori”. «Ogni giorno nel nostro Paese una ragazza o un ragazzo, adolescente, ma anche pre-adolescente, tenta il suicidio. L’incremento dei casi, negli ultimi due anni è del 75%» ha affermato Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, aggiungendo come ragazze e ragazzi di oggi vivano ansia, depressione e mancanza di senso.

Oltre alla morte fisica però si parla anche della morte sociale. In quest’ultimo caso ci si riferisce ai cosiddetti hikikomori. Hikikomori è una parola utilizzata per indicare le persone che si ritirano dalla vita sociale per periodi che possono durare pochi mesi ma anche molti anni. Gli hikikomori, un termine giapponese che letteralmente significa “stare in disparte”, hanno soprattutto tra i 14 e i 30 anni e sono per lo più maschi. Questi giovani, il cui numero in Italia raggiunge i circa 100.000, si isolano da tutto e tutti, si barricano all’interno delle proprie abitazioni, chiudendo i contatti con il mondo esterno, spesso perfino con gli stessi genitori.

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Quali sono le razze canine più adatte se in casa c’è un bambino?

da bambinopoli.it

Stai pensando di prendere un cane ma non sai quale razza scegliere? I fattori da considerare sono diversi. Innanzitutto il tuo stile di vita. In secondo luogo, la presenza o meno in casa di bambini.

La scelta della razza canina dipende da innumerevoli fattori, primo fra tutti la propria predisposizione personale verso l’uno o l’altro cane. Non andrebbe mai sottovalutata, però, anche quella che è l’indole dell’animale, il proprio stile di vita in relazione con le caratteristiche specifiche della razza e le abitudini familiari

Se, poi, in casa ci sono bambini questa scelta diventa ancora più importante, per il bene di tutti.
Premesso che qualsiasi cane può essere educato a vivere e convivere in qualsiasi situazione, infatti, è indubbio che ci sono razze che si adattano meglio a contesti familiari e che per le loro caratteristiche comportamentali sono più indicati a famiglie con bimbi piccoli.

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