Archivia 14 Aprile 2025

Allergie, i pediatri: “Con cambiamento climatico boom di pollini e muffe: +30% di malattie”

a popsci.it

In soli due decenni le malattie allergiche e respiratorie sono aumentate del 30% in tutto il mondo a causa del cambiamento climatico. Di questo passo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), entro il 2050 , la metà della popolazione globale sarà colpita da allergie, in particolar modo i bambini. L’aumento delle temperature globali, l’alterazione dei modelli meteorologici e l’intensificazione di eventi climatici estremi, responsabili numero uno di tale incremento, sono i temi al centro del XXVII Congresso nazionale della Siaip, la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica, inaugurato oggi a Milano, in corso fino a sabato 5 aprile. “Il riscaldamento globale – spiega Michele Miraglia del Giudice, presidente Siaip – causa un anticipo della stagione pollinica in molte regioni del mondo, che permette l’aumento della concentrazione di biossido di carbonio, sostanza in grado di stimolare una maggiore produzione di polline ad esempio da parte di betulle e ambrosia, responsabili di moltissime reazioni allergiche”.

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Orticaria bambini: tutto quello che devi sapere

da sospediatra.org

Cos’è l’orticaria?

L’orticaria è una condizione della pelle caratterizzata dalla comparsa improvvisa di alcune lesioni cutanee: i pomfi. È causata dal rilascio di istamina e altri mediatori da parte di alcune cellule del sangue che portano a uno stravaso di liquidi dai vasi sanguigni nella cute. Può manifestarsi in forma acuta, in cui ha una durata di pochi giorni, oppure cronica quando dura continuativamente per più di 6 settimane.

Orticaria bambini: quali sono i sintomi?

L’orticaria comporta la comparsa di pomfi cutanei. I pomfi sono delle lesioni eritematose, lievemente rilevate, di dimensioni variabili e pruriginose che possono localizzarsi sulla cute in qualsiasi parte del corpo. Tendono a cambiare di forma e posizione nel giro di poche ore. Il prurito intenso che si accompagna può causare irritabilità nei più bambini più piccoli, mentre nei bambini più grandi può portare a delle lesioni da grattamento.

Infine, nei casi più gravi, l’orticaria può essere accompagnata da gonfiore delle labbra, delle palpebre e dei padiglioni auricolari, una condizione definita angioedema.

Come si riconosce l’orticaria nei bambini rispetto ad altri sfoghi cutanei?

L’orticaria si distingue da altre patologie cutanee per la sua natura transitoria.

I pomfi possono infatti apparire rapidamente in un punto del corpo per poi scomparire e ricomparire altrove. Le lesioni sono caratteristicamente rosso acceso e rilevate.

Il prurito è un aspetto caratteristico perché molto intenso. I pomfi si risolvono senza lasciare traccia differentemente da quanto succede in altre dermatiti pruriginose dell’infanzia come la dermatite atopica

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Influenza, Cdc: in aumento le complicazioni neurologiche nei bambini

da doctor33.it

La stagione influenzale negli Stati Uniti ha causato un aumento preoccupante di complicazioni neurologiche nei bambini, con almeno nove decessi pediatrici legati a encefalopatie e encefaliti associate al virus. Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha segnalato che i casi più gravi presentano sintomi come convulsioni e alterazioni dello stato mentale, portando a ricoveri d’urgenza e, in alcuni casi, alla morte.

Secondo un’analisi del CDC su oltre 1.800 decessi pediatrici legati all’influenza dal 2010, circa il 9% presentava complicazioni neurologiche. Quest’anno, i dati suggeriscono un incremento di queste manifestazioni, anche se non è ancora chiaro se si tratti di una tendenza a lungo termine. Quello che emerge con certezza è che la maggior parte dei bambini colpiti non era vaccinata.

Gli esperti ribadiscono l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, che secondo i dati preliminari riduce il rischio di ospedalizzazione nei bambini tra il 64% e il 78%. Anche la somministrazione precoce di antivirali può aiutare a contenere la gravità dell’infezione. Nel frattempo, i medici vengono esortati a monitorare con attenzione i casi pediatrici con influenza, prestando particolare attenzione a sintomi neurologici che potrebbero indicare un decorso più grave della malattia.