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La mastoidite è l’infiammazione della mastoide, la regione ossea (detta anche apofisi mastoidea) che si palpa facilmente dietro al padiglione auricolare. E’ di solito preceduta da un’otite, di cui rappresenta una complicanza temibile. È comunque una evenienza molto rara, soprattutto in relazione alla notevole frequenza di otiti medie acute che si verificano nell’infanzia.
La regione della mastoide infiammata può diventare edematosa, arrossata e dolente alla pressione; la sua infiammazione è molto pericolosa, in quanto può portare alla meningite o all’ascesso cerebrale.
L’edema può addirittura spingere in avanti il padiglione auricolare.
E’ necessario conoscere le sue possibili cause. Questi includono:
- mastoidite secondaria dovuta alla diffusione dell’infezione nella grotta mastoide dalla cavità timpanica; i suoi agenti patogeni possono essere stafilococco (leggi di più su stafilococco nei neonati ), pneumococco, bacillo influenzale, streptococco;
- infezione ematogena (attraverso il sangue), quando a un bambino viene diagnosticata la sepsi, la sifilide o la tubercolosi;
- danno cellulare (assomigliano a cellule) del processo mastoideo, in cui i microrganismi patogeni si diffondono nel sangue;
- immunità indebolita nelle malattie croniche (ad esempio, se un bambino soffre di bronchite, diabete, artrite reumatoide, tubercolosi, pielonefrite , epatite;
- patologia del rinofaringe (faringite, rinite cronica, sinusite, laringotracheite);
- complicazioni dopo alcune precedenti lesioni (otite esterna, aerootite, otite adesiva media, ecc.) che erano premature o mal curate.
La radiografia evidenzia una opacità della mastoide e, talvolta, una distruzione delle cellule mastoidee.
La terapia è antibiotica, per via endovenosa. In caso di insuccesso si rende qualche volta necessario un intervento chirurgico di drenaggio del pus.