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da ilpediatraonline.it
Tutte le linee guida sono concordi nell’affermare che la fascia di età in cui i bambini sono esposti a un maggior rischio di soffocamento da cibo è quella tra gli 0 e i 4 anni.
L’elevata incidenza di episodi di soffocamento è dovuta a caratteristiche psico-fisiologiche del bambino:
- vie aeree di diametro piccolo e forma conoide (fino alla pubertà);
- scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (che non è innata come per i liquidi);
- dentizione incompleta (i molari, necessari per ridurre il cibo in un bolo liscio, crescono intorno ai 30 mesi);
- frequenza respiratoria elevata e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente (ad esempio mangiano mentre corrono, giocano, parlano o guardano la TV, tablet, etc).
L’elenco seguente non intende essere esaustivo, ma intende fornire una serie di esempi di alimenti pericolosi. L’attenzione deve essere estesa a tutti gli alimenti con le medesime caratteristiche di quelli elencati.
- Alimenti pericolosi
- Alimenti di forma tondeggiante (es. uva, ciliegie, olive, mozzarelline, pomodorini, polpettine)
- Alimenti di forma cilindrica (es. wurstel, salsicce, carote)
- Arachidi, semi e frutta secca a guscio
- Cereali in chicchi (es. orzo, mais, grano) e muesli
- Frutta disidratata (es. uvetta sultanina)
- Alimenti che si rompono in pezzi duri e taglienti (es. cracker e biscotti di consistenza molto dura) Burro di arachidi e altri alimenti della stessa consistenza
- Mozzarella
- Salumi e prosciutto Legumi
- Caramelle dure e gommose, gelatine, marshmallow, gomme da masticare, popcorn, sfoglie di patate fritte croccanti (e snack simili)
In conclusione, meglio tagliare, sminuzzare, sbriciolare, tritare e cuocere gli alimenti da offrire ai bambini!