Girello? Meglio di no

Girello? Meglio di no

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da amicopediatra.it

Il girello offre ai bambini che ancora non hanno imparato a camminare una grande libertà di movimento: con una semplice spinta dei piedi sono in grado di raggiungere velocemente ogni angolo della casa. I genitori spesso considerano questo strumento un utile stimolo allo sviluppo delle capacità motorie ed un comodo alleato in una fase della crescita del proprio figlio che, non essendo autonomo nel camminare, richiede grande impegno ed attenzione: il girello intrattiene il bambino e offre alle mamme ed ai papà un po’ di tempo da dedicare ad altre attività. Viene generalmente utilizzato dai 5 ai 15 mesi del bambino.

Ma, attenzione: il girello non è buon amico dei bambini e non andrebbe utilizzato.

Vediamo perché.

L’uso del girello ostacola il corretto sviluppo psicomotorio del bambino

Innanzitutto impone al bambino movimenti innaturali e contrari al corretto sviluppo di ossa e articolazioni: la seduta del girello non consente il movimento dell’articolazione dell’anca e costringe il bambino in una posizione scorretta.

Inoltre fa sì che il bambino si abitui, per spostarsi e per raggiungere ciò che lo interessa, ad utilizzare con una semplice spinta delle punte dei piedi le ruote del girello, invece di attivare quegli schemi motori. ovvero tutti quegli “esercizi” che deve fare un bambino per passare dalla sua posizione di partenza, ad esempio seduto sul pavimento, alla posizione a quattro zampe, al gattonamento, al rizzarsi in piedi, ecc., che costituiscono le basi della motricità di una persona. I bambini che utilizzano il girello tendenzialmente imparano a camminare più tardi e sviluppano con più difficoltà il senso dell’equilibrio rispetto ai bambini che non lo utilizzano.

Il girello è pericoloso

L’uso del girello comporta gravi rischi di incidenti. Vi è purtroppo un’ampia casistica di incidenti infantili associati all’uso del girello ed è bene ricordare che la supervisione di un adulto non è sufficiente a prevenirli: un bambino in un girello si sposta con grande velocità (anche 1 metro al secondo!) e spesso non è possibile intervenire tempestivamente. Tra i principali rischi vi sono:

  • i traumi agli arti, al capo, alla bocca ed alla spina dorsale dovuti ai cappottamenti del girello, soprattutto in corrispondenza di scalini, piani inclinati e buchi nel pavimento, o a collisioni con muri, spigoli di mobili od altri oggetti domestici;
  • le ustioni: il bambino nel girello può raggiungere piani cottura o trascinarsi addosso oggetti caldi appoggiati su un tavolo (es. bevande calde, bollitori) o raggiungere stufe, caloriferi o caminetti;
  • gli avvelenamenti: il bambino, godendo di maggior libertà di movimento e essendo in posizione eretta, può più facilmente raggiungere oggetti pericolosi quali alcolici, detersivi, sigarette o altre sostanze tossiche;
  • gli annegamenti per avvicinamento a vasche da bagno o, in caso di uso all’aperto, di piscine.

Per questi motivi, alcune Associazioni di Pediatria nel mondo, tra cui la American Academy of Pediatrics, hanno ufficialmente preso posizione contro l’uso e la commercializzazione dei girelli.

I genitori possono in alternativa valutare l’uso dei centri attività, simili ai girelli ma privi di ruote, all’interno dei quali il bambino gode di una certa libertà di movimento ma senza potersi spostare per casa.

Se proprio invece sceglierete di utilizzare il girello, ricordatevi di farne un uso saltuario e solo per brevi lassi di tempo, per non interferire con lo sviluppo psicomotorio del vostro bambino, di scegliere un modello dotato di sistemi di sicurezza (struttura anti-ribaltamento, ruote anti-scale, che si bloccano quando non aderiscono più al pavimento), con paraurti robusto e distante dal pavimento almeno 5 cm o, viceversa, “a filo” (per evitare che i piedi dei fratelli o dei genitori possano rimanervi incastrati), di rimuovere dall’ambiente domestico tutti i potenziali pericoli e di non lasciare mai, nemmeno per pochi istanti, incustodito il vostro bambino.

marco

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