19 novembre 2004 – a cura di Antonio d’Amore, Psicologo e Psicoterapeuta
Nel corso del primo anno :
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riconosce il nome proprio;
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dice due-tre parole oltre a dire “mamma” e “papà”;
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imita parole familiari;
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comprende istruzioni semplici;
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le parole possono essere usate come simboli per indicare gli oggetti (ad es., auto – indica il garage);
Attività che favoriscono lo sviluppo del linguaggio in questo periodo
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rispondere ai balbettii ed ai gorgheggi del bambino;
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parlare al bambino durante i momenti in cui ci si prende cura di lui;
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leggere ogni giorno libri illustrati al proprio bambino;
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raccontare filastrocche o cantare canzoni;
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insegnare al bambino i nomi degli oggetti e delle persone con cui viene a contatto quotidianamente;
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portare il bambino con sé in posti nuovi e in nuove situazioni;
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giocare a semplici giochi con il bambino (per esempio a “cucu-eccolo”);
Tra uno e due anni:
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capisce la negazione “no”;
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ha un vocabolario di 10-20 parole, inclusi i nomi propri di persona;
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unisce due parole per dire ad esempio “mamma pappa”;
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fa “ciao-ciao” con la mano e gioca a “cucu-eccolo”;
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riproduce il verso degli animali più comuni;
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porge un giocattolo quando gli viene richiesto;
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usa la parola “ancora” per indicare ciò di cui ha bisogno (per esempio per indicare che vuole più pappa, o che vuole continuare a giocare);
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indica dov’è il suo naso, gli occhi e le mani o i piedi;
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quando gli viene richiesto, va a prendere gli oggetti che stanno in un’altra stanza;
Attività che favoriscono lo sviluppo del linguaggio in questo periodo
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incoraggiare e rinforzare i tentativi del bambino di dire nuove parole;
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parlare col bambino descrivendo i particolari di ciò che si sta facendo;
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parlare al bambino lentamente ed in maniera semplice e chiara;
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spiegare al bambino le cose prima che lui le viva, nel momento in cui le sta vivendo e dopo averle vissute;
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prestare attenzione al bambino mentre parla;
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descrivere al bambino tutto quello che fa, ascolta o prova;
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fargli ascoltare dischi, audio-cassette e video-cassette per bambini;
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lodare gli sforzi comunicativi del bambino;
Tra i due e i tre anni:
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sa identificare le parti del corpo umano;
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simula dei dialoghi tra sé ed i suoi giocattoli;
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usa espressioni come “Che cosa è questo?” oppure “Dov’è il mio ……?”;
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usa frasi negative composte di due parole tipo “Non voglio”;
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inizia a saper usare le forme plurali di alcune semplici parole;
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ha un vocabolario di circa 450 parole;
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inizia a conoscere i nomi propri delle persone e indica la sua età con le dita della mano;
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sa formare semplici frasi composte da soggetto e verbo (ad esempio, “mamma bere”);
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capisce semplici concetti di tempo, tipo “ieri notte” o “domani”;
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inizia a riferirsi a sé stesso dicendo “io” piuttosto che chiamandosi col proprio nome (inizia a formarsi il concetto di Se);
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cerca di attirare l’attenzione degli adulti dicendo “guardami”;
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gli piace ascoltare più volte la stessa storia;
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non sa ancora distinguere tra il “Si” ed il “No” e potrebbe dire “No” anche quando significa “Si”;
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parla con gli altri bambini nello stesso modo con cui parla con gli adulti;
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cerca di risolvere le difficoltà parlandone, piuttosto che piangendo o picchiando gli altri;
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pone domande sul “dove” si trovano gli oggetti o le persone;
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denomina gli oggetti o le immagini più comuni;
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costruisce semplici frasi del tipo: “Ne voglio di più” o “Io voglio biscotto”;
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abbina tre-quattro colori e possiede il concetto di “grande” e “piccolo”;
Attività che favoriscono lo sviluppo del linguaggio in questo periodo
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ripetere più volte le parole nuove;
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aiutare il bambino a capire e seguire le regole attraverso semplici giochi (per esempio passandosi la palla o giocando a nascondere oggetti);
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portare il bambino a fare delle gite e parlargli di ciò che vedrete prima, durante e dopo la gita;
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fate in modo che il bambino risponda a semplici domande;
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leggere al bambino un libro ogni giorno, magari prima di andare a dormire la sera;
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ascoltare attentamente quando il bambino parla rivolgendosi a noi;
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descrivere ciò che si stiamo facendo, pensando o pianificando;
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fare si che il bambino possa essere ambasciatore di alcuni vostri semplici messaggi (per esempio “Mamma ha bisogno di te, papà”);
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instaurare una conversazione con il bambino, preferibilmente quando entrambi i genitori hanno un po’ di tempo a disposizione per stare insieme;
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fare domande al bambino in modo che possa ragionare sulle cose e parlare;
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mostrare al bambino che capite quello che sta dicendo annuendo, sorridendo e facendogli delle domande;
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completare le frasi che il bambino dice (per esempio, se lui dice “Ancora succo”, noi completiamo dicendo: “Luca vuole ancora succo”
Tra i tre e i quattro anni:
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sa raccontare una storia;
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sa usare frasi più complesse che possono contenere quattro-cinque parole;
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ha un vocabolario di circa 1000 parole;
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denomina almeno un colore;
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comprende il significato di parole come: “ieri”, “estate”, “pranzo”, “questa sera”, “grande/piccolo”;
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inizia ad obbedire a richieste del tipo: “Metti il libro sul tavolo”;
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conosce il suo nome, il nome della strada in cui vive e qualche semplice filastrocca;
Attività che favoriscono lo sviluppo del linguaggio in questo periodo
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fare notare le caratteristiche che accomunano o differenziano gli oggetti;
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aiutare il bambino a raccontare storie partendo da libri e figure;
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lasciare che il bambino giochi con i coetanei;
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leggere al bambino storie lunghe;
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prestare attenzione al bambino mentre parla;
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parlare col bambino dei posti dove siete stati o dove andrete;
Tra i quattro e i cinque anni:
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dice frasi contenenti quattro-cinque parole;
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usa correttamente il passato remoto per riferirsi a situazioni già avvenute;
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ha un vocabolario di circa 1500 parole;
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conosce i colori rosso, blu, giallo e verde;
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riconosce il triangolo, il cerchio e il quadrato;
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comprende il significato di parole come “prossimo”, “mezzogiorno” o di espressioni come “durante la mattina”;
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usa in maniera appropriata l’espressione “Io spero che …..”;
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pone molte domande del tipo “Chi è ?” o “Perché ?”;
Attività che favoriscono lo sviluppo del linguaggio in questo periodo
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aiutare il bambino a classificare le cose e gli oggetti in base alle caratteristiche che li accomunano (per esempio, cose che si mangiano, animali, ecc.);
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insegnare al bambino ad usare il telefono;
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fare in modo che il bambino vi aiuti ad organizzare alcune attività (per esempio, il menù per una cena con gli amici);
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parlare spesso con il bambino dei suoi interessi;
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leggergli lunghe storie;
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lasciate che il bambino vi racconti o inventi storie per voi;
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mostrare la vostra gioia quando il bambino si avvicina per parlare con voi;
Tra i cinque e i sei anni:
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può formare frasi con cinque-sei parole;
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ha un vocabolario di circa 2000 parole;
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definisce gli oggetti in base al loro uso (per esempio, mangi con la forchetta) e conosce il materiale di cui sono fatti molti di essi;
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conosce le ralazioni spaziali del tipo “in alto”, “dietro”, “lontano” e “vicino”;
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conosce il proprio indirizzo;
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riconosce alcune monete;
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conosce gli opposti più comuni (per esempio, picccolo/grande);
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capisce il concetto di somiglianza e di differenza;
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conta fino a dieci oggetti;
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fa domande per avere informazioni;
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sa distinguere la sua mano destra da quella sinistra;
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sa usare frasi complesse e sa mettere insieme più frasi per formare un discorso di senso compiuto; riesce a dare un senso temporale a ciò che dice (per esempio, andiamo a giocare dopo aver fatto i compiti);
Attività che favoriscono lo sviluppo del linguaggio in questo periodo
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lodare il bambino quando parla dei suoi sentimenti, dei suoi pensieri o delle sue paure;
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fare dei commenti su ciò che si pensa dei sentimenti del bambino;
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dire delle filastrocche o cantare delle canzoni insieme con il bambino;
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continuare a leggere al bambino lunghe storie;
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parlare al bambino come se si avesse di fronte un adulto;
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guardare con il bambino le foto di famiglia e raccontargli la storia familiare o episodi particolari;
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prestare ascolto quando il bambino si rivolge a noi.