Scuola. I consigli degli esperti ISS per il rientro di settembre

da popsci.it

Più di 7 milioni di bambini e adolescenti italiani stanno per rimettere piede in classe dopo 3 mesi di vacanza: un tempo salutare sul piano fisico, e stimolante su quello emotivo ed esperienziale. In vacanza si hanno più opportunità di fare attività fisica, camminando, nuotando, giocando all’aperto. E più occasioni per lasciare a casa il cellulare e dimenticare videogiochi e social vivendo in presenza situazioni nuove. Ma di regola le vacanze favoriscono lo spostamento in avanti del ritmo sonno-veglia, e una dieta poco scandita da orari, entrambe situazioni che potenzialmente contrastano con una buona ripresa delle attività scolastiche, che richiedono attenzione, concentrazione e la giusta energia. Per molti studenti i primi di settembre rappresentano quindi il momento per recuperare una regolarità perduta, o di conquistarne una nuova, a partire dal riposo e dalla dieta. Di seguito, gli approfondimenti sul sonno e sull’alimentazione di bambini e adolescenti alle prese con l’inizio dell’anno scolastico. E i consigli degli esperti Iss per i genitori.

Per non dormire sul banco

Il sonno è il modo che il nostro organismo usa per ricaricarsi delle energie spese durante il periodo di veglia, ed è cruciale per il consolidamento della memoria e per la concentrazione. Durante il sonno vengono fissate le informazioni utili apprese durante il giorno e rimosse quelle superflue. Dormire bene e a sufficienza favorisce l’apprendimento e la memorizzazione e lungo termine e anche la gestione delle emozioni.

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Nelle emergenze pediatriche è bene centellinare l’imaging avanzato

da doctor33.it

Negli ultimi decenni, l’imaging diagnostico ha visto un progresso significativo, diventando più accurato, veloce e disponibile. Modalità avanzate come l’ecografia, la tomografia computerizzata (CT) e la risonanza magnetica (MRI) sono frequentemente utilizzate nei pronto soccorso per facilitare la diagnosi e la gestione clinica. Tuttavia, l’uso crescente di questi strumenti non è privo di rischi.

Ora uno studio pubblicato su Pediatrics da un team multidisciplinare guidato da Jennifer R. Marin dell’Università di Pittsburgh ha predisposto alcune raccomandazioni per ottimizzare l’uso dell’imaging avanzato nei bambini in pronto soccorso. Questo lavoro mira a bilanciare i benefici diagnostici con i potenziali rischi, quali esposizione alle radiazioni e costi sanitari elevati. Un aspetto cruciale è l’applicazione del principio ALARA (As Low As Reasonably Achievable), che suggerisce di minimizzare l’esposizione alle radiazioni senza compromettere la qualità diagnostica.
Il documento sottolinea che oltre l’80% dei pazienti pediatrici negli Stati Uniti riceve cure d’emergenza in pronto soccorso generici, che spesso trattano meno di 10 bambini al giorno. Di questi, quasi il 25% non dispone di protocolli di riduzione della dose per la CT e la radiografia.

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DALLA SIPPS CONSIGLI E RACCOMANDAZIONI PER AFFRONTARE LE MALATTIE ESTIVE PIU COMUNI

da quotidianosanita.it

La stagione estiva può nascondere diverse insidie per tutta la famiglia. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) sottolinea l’importanza di affrontare queste insidie in modo corretto per garantire un’estate sicura per tutti.

Virus e batteri, infatti, non vanno in vacanza e, complice il caldo, il contatto con laghi o piscine e la vita all’aperto, il rischio di infezioni e malattie aumenta. Tra le più diffuse si segnalano infezioni cutanee, gastroenteriti, intossicazioni alimentari e allergie da punture di insetto.

Ecco i consigli e le raccomandazioni della Sipps per affrontare le malattie estive più comuni del bambino:

Infezioni cutanee: l’impetigine è un’infezione batterica molto contagiosa che colpisce soprattutto i bambini. Gli agenti eziologici principali sono lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A e, più raramente, lo Stafilococco aureo. Questa infezione causa vescicole-bolle che si risolvono in 4-8 giorni. Nelle forme più lievi e superficiali è sufficiente un trattamento locale con antisettici per ammorbidire e rimuovere le squame crostose, insieme all’uso di antibiotici topici da applicare 2-3 volte al giorno per almeno una settimana dopo la scomparsa delle lesioni. Il trattamento antibiotico orale è necessario quando le lesioni sono più estese o profonde, oppure se il bambino è immunodepresso. In questi casi, il farmaco più indicato è l’amoxicillina con acido clavulanico, sempre sotto prescrizione del pediatra.

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