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Nelle emergenze pediatriche è bene centellinare l’imaging avanzato

da doctor33.it

Negli ultimi decenni, l’imaging diagnostico ha visto un progresso significativo, diventando più accurato, veloce e disponibile. Modalità avanzate come l’ecografia, la tomografia computerizzata (CT) e la risonanza magnetica (MRI) sono frequentemente utilizzate nei pronto soccorso per facilitare la diagnosi e la gestione clinica. Tuttavia, l’uso crescente di questi strumenti non è privo di rischi.

Ora uno studio pubblicato su Pediatrics da un team multidisciplinare guidato da Jennifer R. Marin dell’Università di Pittsburgh ha predisposto alcune raccomandazioni per ottimizzare l’uso dell’imaging avanzato nei bambini in pronto soccorso. Questo lavoro mira a bilanciare i benefici diagnostici con i potenziali rischi, quali esposizione alle radiazioni e costi sanitari elevati. Un aspetto cruciale è l’applicazione del principio ALARA (As Low As Reasonably Achievable), che suggerisce di minimizzare l’esposizione alle radiazioni senza compromettere la qualità diagnostica.
Il documento sottolinea che oltre l’80% dei pazienti pediatrici negli Stati Uniti riceve cure d’emergenza in pronto soccorso generici, che spesso trattano meno di 10 bambini al giorno. Di questi, quasi il 25% non dispone di protocolli di riduzione della dose per la CT e la radiografia.

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DALLA SIPPS CONSIGLI E RACCOMANDAZIONI PER AFFRONTARE LE MALATTIE ESTIVE PIU COMUNI

da quotidianosanita.it

La stagione estiva può nascondere diverse insidie per tutta la famiglia. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) sottolinea l’importanza di affrontare queste insidie in modo corretto per garantire un’estate sicura per tutti.

Virus e batteri, infatti, non vanno in vacanza e, complice il caldo, il contatto con laghi o piscine e la vita all’aperto, il rischio di infezioni e malattie aumenta. Tra le più diffuse si segnalano infezioni cutanee, gastroenteriti, intossicazioni alimentari e allergie da punture di insetto.

Ecco i consigli e le raccomandazioni della Sipps per affrontare le malattie estive più comuni del bambino:

Infezioni cutanee: l’impetigine è un’infezione batterica molto contagiosa che colpisce soprattutto i bambini. Gli agenti eziologici principali sono lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A e, più raramente, lo Stafilococco aureo. Questa infezione causa vescicole-bolle che si risolvono in 4-8 giorni. Nelle forme più lievi e superficiali è sufficiente un trattamento locale con antisettici per ammorbidire e rimuovere le squame crostose, insieme all’uso di antibiotici topici da applicare 2-3 volte al giorno per almeno una settimana dopo la scomparsa delle lesioni. Il trattamento antibiotico orale è necessario quando le lesioni sono più estese o profonde, oppure se il bambino è immunodepresso. In questi casi, il farmaco più indicato è l’amoxicillina con acido clavulanico, sempre sotto prescrizione del pediatra.

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Shock anafilattico, arriva il primo spray nasale: come funziona Eurneffy

da ilgiornale.it

Ottime notizie per tutti i soggetti più vulnerabili ed esposti allo shock anafilattico: l’Ema (Agenzia Europea dei Medicinali) ha autorizzato l’immissione sul mercato del primo spray nasale con adrenalina così da intervenire tempestivamente nei casi più gravi di reazioni allergiche.

Cos’è Eurneffy

Le raccomandazioni sono state fornite dal Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema che ha dato il via libera dell’Ue a Eurneffy (epinefrina), primo medicinale da assumere facilmente per via nasale. Il trattamento con epinefrina, più conosciuta con il nome di adrenalina, riduce la reazione anafilattica riducendo “l’allargamento dei vasi sanguigni e la permeabilità dei vasi sanguigni indotta dall’istamina (una sostanza presente nel corpo che causa sintomi allergici) durante l’anafilassi. L’adrenalina rilassa anche i muscoli lisci nei polmoni.

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