da bambinopoli.it
Il 27 marzo, alle 2am, le lancette si sposteranno un’ora in avanti, regalandoci un’ora di luce in più la sera e togliendoci un’ora di sonno al risveglio.
A tutti gli effetti, quindi, si entra nella primavera, nei pomeriggi infiniti trascorsi a giocare all’aperto, nei risvegli faticosi e, per lo meno nei primi mesi, bui e freddi (per lo meno per chi la mattina è abituato a svegliarsi presto).
Sebbene questi cambiamenti rappresentino un problema minimo per un adulto (anche se è stato notato che il giorno successivo al cambio dell’ora aumenta il numero di interventi del servizio sanitario per problemi, soprattutto, di tipo cardiaco), anche un’ora di differenza può essere problematica per un bambino, in particolare se abituato a orari rigidi e a una routine piuttosto serrata.
Come aiutarlo, dunque, a ritrovare il suo bioritmo e a non accusare eccessivamente il cambiamento?