CONSIGLI PRATICI PER FAVORIRE L’APPRENDIMENTO
* Non sostituitevi all’istruttore nel giudizio sui risultati: solo lui è in grado di valutare correttamente il processo di apprendimento.
* Non rimproverate vostro figlio se non ha eseguito bene gli esercizi; i bambini, in genere, ce la mettono tutta e quando non riescono, hanno bisogno di sostegno, non di rimproveri.
* Non valutate le loro prestazioni paragonandoli agli altri, non imponete confronti. Ognuno va valutato per se stesso, i paragoni creano ansia e stress.
* Cercate di sviluppare anche nei più piccoli l’autonomia, rendendoli consapevoli di ciò che fanno e rispettando le loro scelte senza costrizioni.
* Sottolineate positivamente ogni miglioramento, anche se non è pari alle vostre aspettative; la sicurezza di sè, base del successo, nasce dall’approvazione e dall’incoraggiamento.
* Non create aspettative troppo elevate; il mancato raggiungimento di obiettivi che voi avete scelto per loro, crea delusione e non li concilia con lo sport. RICORDA CHE:
Il bambino viene in piscina per vivere un’esperienza giocosa con i suoi coetanei, per amare l’acqua e per imparare a nuotare,non per soddisfare l’orgoglio dei genitori.Quando le aspettative sono troppo elevate le difficoltà di apprendimento aumentano, la paura di non essere all’altezza e quindi, di perdere l’affetto dei genitori, infatti, genera ansia e stress e spesso, è causa prima dell’insuccesso.
Se il bambino viene criticato o disapprovato troppo spesso, se sperimenta abitualmente l’insuccesso nell’apprendimento (come quando, ad esempio, viene inserito su insistenza dei genitori, in un gruppo più avanzato rispetto al proprio livello), è facile che nascano in lui sentimenti di inferiorità, senso di colpa inadeguatezza, desiderio di abbandonare l’attività.Solo chi ha fiducia nelle proprie capacità è disposto ad impegnarsi fino in fondo. L’autostima nasce dall’approvazione,dall’incoraggiamento, dal superare gli ostacoli che separano dalla scopo.
PERTANTO, PER FAVORIRE LA FIDUCIA IN SE’ E’ NECESSARIO:
* Stimolare il bambino ad essere autonomo.
* Incoraggiarlo, creando in lui buone aspettative nei confronti delle proprie capacità (ma non eccessive)
* Approvarlo in caso di buona riuscita.
* Aiutarlo dopo un insuccesso (rincuorandolo ed evitando di sfogare su di lui la propria delusione).
* Motivarlo al miglioramento delle proprie prestazioni.
* Fargli capire che essere differente dagli altri (ad esempio meno bravo) è cosa accettabile.
* Riconoscergli il diritto di non riuscire, mantenendo in lui la certezza di essere, comunque, rispettato, accettato e, soprattutto, amato.
In definitiva
Impariamo ad accettare anche i limiti dei nostri bambini. Essi non sono nati per soddisfare il nostro orgoglio, o per compensare le nostre frustrazioni, potranno crescere e diventare forti solo con il nostro aiuto e la nostra comprensione