Suicidio e “morte sociale”( hikikomori ) sempre comuni tra i giovani in Italia

da doctor33

Durante la sedicesima edizione del Congresso Scientifico Nazionale PEDIATRI DI FAMIGLIA si è parlato di suicidio tra i giovani e di quel fenomeno noto come “hikikomori”. «Ogni giorno nel nostro Paese una ragazza o un ragazzo, adolescente, ma anche pre-adolescente, tenta il suicidio. L’incremento dei casi, negli ultimi due anni è del 75%» ha affermato Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, aggiungendo come ragazze e ragazzi di oggi vivano ansia, depressione e mancanza di senso.

Oltre alla morte fisica però si parla anche della morte sociale. In quest’ultimo caso ci si riferisce ai cosiddetti hikikomori. Hikikomori è una parola utilizzata per indicare le persone che si ritirano dalla vita sociale per periodi che possono durare pochi mesi ma anche molti anni. Gli hikikomori, un termine giapponese che letteralmente significa “stare in disparte”, hanno soprattutto tra i 14 e i 30 anni e sono per lo più maschi. Questi giovani, il cui numero in Italia raggiunge i circa 100.000, si isolano da tutto e tutti, si barricano all’interno delle proprie abitazioni, chiudendo i contatti con il mondo esterno, spesso perfino con gli stessi genitori.

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